Perché il public speaking è importante? - Intervista a Lorenzo Barbieri
Hard e soft skill sono complementari e contribuiscono entrambe alla crescita professionale di una persona e al successo di un team di lavoro. Questo è un concetto in cui crediamo molto, valido per tutti gli ambiti lavorativi, anche per chi lavora nel settore tecnologico come noi. Se saper sviluppare in Python è una competenza hard che si può migliorare con una buona formazione e tanta esperienza sul campo, le competenze soft come le abilità comunicative, l’ascolto, l’empatia, il lavoro di squadra o la leadership richiedono altrettanta formazione ma anche la volontà di “investire” nella propria crescita personale.
Per questo, investiamo molto in attività e/o iniziative che hanno l’obiettivo di far scoprire a chi lavora con noi l’importanza delle soft skill per acquisire consapevolezza e accrescere queste competenze. Una delle ultime esperienze che abbiamo fatto in azienda è un corso di public speaking, con Lorenzo Barbieri, in occasione del nostro ultimo retreat.
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Come persone che lavorano nell’ambiente tecnologico, che amano le tecnologie open source, frequentare gli ambienti di community anche per fare divulgazione su queste tecnologie e portare talk in occasione di conferenze, abbiamo sempre dato un grande valore al public speaking. È un’abilità trasversale che ci è utile in più contesti, compreso quello aziendale, in cui dobbiamo condurre presentazioni aziendali e commerciali, kick-off di progetto, planning e/o retrospettive, fino ai più quotidiani meeting interni.
Lorenzo Barbieri è il formatore a cui ci siamo affidati per farci guidare nel fantastico mondo del “parlare in pubblico”. Ha iniziato come speaker e ha continuato il suo percorso anche come formatore per condividere le sue conoscenze e aiutare aspiranti speaker a crescere. Lo abbiamo conosciuto in ambito community e quando si è trattato di scegliere la persona che avrebbe tenuto il corso abbiamo pensato subito a lui.
Così, riprendiamo il ciclo delle interviste sul nostro blog, proprio per fare una chiacchierata con Lorenzo, farci raccontare come si è avvicinato al public speaking e perché è importante coltivare questa soft skill anche all’interno delle aziende. Partiamo!
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Ciao Lorenzo, vuoi dirci chi sei e di cosa ti occupi?
Ciao, nel mondo delle community sono conosciuto come il Genio del Male, per “campare” faccio il Principal Consultant in SoftwareOne, una multinazionale specializzata nella trasformazione digitale, che aiuta a creare, migrare, modernizzare e gestire le applicazioni nel cloud, consentendo alle organizzazioni di innovare di più e spendere meno.
Come ti sei avvicinato al public speaking?
Sono Microsoft Certified Trainer dal 2000, mentre la mia prima sessione in un evento è stata nel 2001, davanti a 200 persone. Per via della neve alla mattina mancavano un sacco di speaker, per cui sono stato “buttato sul palco” per primo. Da allora non mi sono più fermato.
Come ti ha aiutato il public speaking nella vita e nella carriera professionale?
Il public speaking ha migliorato il mio personal brand, e il mio personal brand mi ha aiutato nel public speaking. Grazie al mio personal brand sono entrato in Microsoft, e oggi, dopo 15 anni, in Software One.
Quando parlo di personal brand parlo della capacità di mantenere le cose che dico. Quelli bravi dicono che il personal brand è quello che la gente dice di te quando non ci sei, e devo dire che con l’aiuto del public speaking, della condivisione in ogni forma, e delle community ho ottenuto un sacco di successi professionali e personali.
Qual è la difficoltà più grande che ti sei trovato ad affrontare come speaker?
“Can you do it in English?”, così, a bruciapelo. E poi sessioni improvvisate, sostituzioni di speaker “malandati”, sessioni davanti a audience ostili. Tutto sempre affrontato col sorriso, e con la voglia di trasmettere valore ai partecipanti. Perché il fulcro di tutto sono i partecipanti, e il valore che ricevono.
Come hai capito che oltre a fare lo speaker volevi anche essere un formatore?
Formatore lo sono sempre stato, è una cosa che ho sempre avuto dentro. Formatore sul mondo del public speaking è una cosa nata perché ero stufo di vedere gente brava fare SEMPRE GLI STESSI ERRORI. E ho deciso che potevo fare qualcosa.
Come sono strutturati i tuoi corsi di Public Speaking?
Valore valore valore. Tutto il resto viene dopo. Storie. Emozioni. Alla fine e solo alla fine i dettagli tecnici. E soprattutto, evitare gli errori che fanno tutti.
Perché una persona che lavora nel tech (dev o altri ruoli) dovrebbe fare talk, parlare in pubblico e parlare dei suoi progetti/esperienze? Perché è importante?
Per crearsi o migliorare il personal brand. Il personal brand, in un mondo dominato dalle AI, farà la differenza, sono pronto a scommetterci.
Dal tuo punto di vista, le aziende del settore tech stanno investendo in questa soft skill? O c’è ancora molto da fare?
A parole lo dicono in tanti. Nella pratica posso contare sulle dita di una mano le aziende che hanno fatto “formazione a tappeto” sul tema. Di solito è una cosa che viene lasciata alla buona volontà dei singoli. Le aziende invece ne avrebbero un ritorno enorme, ma poche hanno la lungimiranza.
Quanto è importante la community per chi vuole diventare speaker a meetup e conferenze?
Per me è fondamentale, tant’è che appena uscito da Microsoft ho subito colto l’invito di far ripartire Azure Meetup Milano. Senza la community è solo "trasferimento di informazioni”, con la community è qualcosa di più. È presenza. È valore. È “famiglia”, in senso lato.
Dai un consiglio a un-una speaker che deve inviare una CFP per la prima volta. Da dove iniziare?
Il titolo lo leggono i partecipanti. L’abstract lo leggono gli organizzatori. Questa è la mia regola base. Poi dipende, se la CFP è “cieca” allora lavoro tantissimo sulla differenziazione. Se la CFP è “in chiaro”, lascio che il personal brand mi dia una mano 🙂
Per chi è alle prime armi, e vuole avvicinarsi al public speaking, qual è la prima cosa da fare?
Guardare le sessioni di quelli bravi. Non quelli bravi tecnicamente. Quelli che ci lasciano senza parole come speaker. E capire cosa fanno.
E poi, seguire una mia sessione o un mio corso sul tema. Alcune le trovate su YouTube. Oppure possono leggere i due e-book gratuiti che ho pubblicato per Syncfusion “Public Speaking for Geeks Succinctly” e “Beyond Public Speaking for Geeks Succinctly”.
Spesso, quello che ci blocca è la paura di esporsi e salire su un palco. Hai qualche piccolo consiglio per superare la paura di parlare in pubblico?
La gente è li per il valore. Non dovete andare li per fare una sessione. Dovete andare lì per condividere valore. Tutto diventa più facile.
Quali risorse consigli per chi vuole saperne di più di public speaking?
Ho già parlato delle mie sessioni e dei miei e-book gratuiti? Ah…si! E allora aggiungo due sessioni del mio maestro:
- James Whittaker - The Art of Storytelling (youtube.com)
- Microsoft TechDays 2017 l James Whittaker: The 7 Stages of Creativity: Developing Your Creative Self (youtube.com)
Com'è stato portare il tuo corso di public speaking nella nostra azienda? C’è stato qualcosa che hai apprezzato in particolare?
È sempre un piacere lavorare con voi, siete persone stupende, e non lo dico a caso. Domande interessanti, spunti, esempi, e poi mi avete coccolato tantissimo!
La cosa che ho apprezzato tanto è che ha partecipato tutta l’azienda, non solo chi voleva fare sessioni o meeting con i clienti. Tutti-e.
Ci hai insegnato molto sul public speaking. Che studenti siamo stati? Che cosa dovremo approfondire, e in che cosa dobbiamo allenarci?
Siete stati studenti molto attenti, mi è piaciuta la sperimentazione sugli strumenti. Allenatevi sul padroneggiarli al meglio, per fare in modo che tutte le persone nella sala, dalla prima all’ultima fila possano apprezzare le sessioni al meglio.
C’è qualcos’altro che vorresti dirci o che vorresti condividere?
Voglio dirvi grazie! Venire da voi in quel momento di transizione della mia vita è stato
molto bello. Una cosa voglio condividere con chi legge è il fatto che un’azienda è più della somma delle singole persone, e in Nephila questa cosa è ancora più vera. Ogni persona moltiplica il valore del gruppo. Complimenti, non è facile crescere mantenendo questo valore, e integrando persone così diverse per creare un gruppo omogeneo. Spero di venirvi a trovare ancora, mi avete fatto sentire a casa!
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Siamo arrivati alla fine di questa bellissima chiacchierata con Lorenzo. Adesso, tocca a te. Come vivi il public speaking? Hai domande, riflessioni, spunti da condividere? Ti aspettiamo nei commenti.
Se vuoi approfondire ancora meglio le sue attività o entrare in contatto con lui, puoi consultare il suo sito web oppure aggiungerlo su Linkedin, dove condivide sempre contenuti interessanti.
Alla prossima intervista! 😉