Instagram diventa business friendly
I social network sono mezzi pubblicitari potenti, che possono far crescere la web reputation di aziende grandi e piccole in poco tempo. Dall'altro lato le multinazionali possono perdere posizioni nell'indice di gradimento dei consumatori, il tutto attraverso semplici feedback negativi postati da utenti insoddisfatti. Molti brand hanno compreso le potenzialità dei social sin dalla loro comparsa e li impiegano quotidianamente per diverse attività di marketing. Per poter misurare i risultati le imprese hanno bisogno di diversi strumenti, specialmente di tool per l'analisi dati, essendo questi canali relativamente “nuovi” (Linkedin, che è il più vecchio, ha “solo” 13 anni). I social media più in voga rispondono alle necessità delle aziende proponendo servizi sempre più avanzati.
È l'esempio di Instagram che, per soddisfare il crescente numero di inserzionisti che investono sulla piattaforma, sta subendo una metamorfosi in ottica business friendly. Recentemente gli sviluppatori hanno realizzato due nuovi strumenti ad hoc per le imprese, i profili business e Ads dinamici.
Al momento i nuovi profili sono disponibili solamente per una cerchia ristretta di utenti ma il social ha già annunciato che entro l'anno questa opzione sarà estesa a livello globale. Che si tratti di qualcosa di completamente diverso dagli account “base” si capisce da quattro elementi. Innanzitutto a sinistra del tasto “Follow” si può notare la presenza della call to action, “Contact”, che permette agli utenti di entrare in contattato con l'azienda mandando una mail, effettuando una chiamata o di ottenere le indicazioni stradali. La seconda differenza che salta all'occhio è la nuova categorizzazione, che compare subito sotto al nome del brand. Questa dicitura specifica il settore in cui opera l'impresa. Si tratta di una piccola modifica capace di comunicare agli utenti in modo più diretto di cosa si occupa l'azienda. Terzo elemento che valorizza il profilo aziendale è la comparsa della voce location. Il testo contenente l'indirizzo è un link e sarà sufficiente cliccarvi sopra per ottenere le indicazioni stradali.
Il profilo business offre anche un accesso più diretto ai tool per misurare le performance dell'account. Per accedere alla dashboard di analisi basta infatti selezionare l'icona posizionata nella barra in alto (il bottone è sulla destra). La vera novità lanciata da Instagram è da cercare proprio negli insights, che sono sempre più simili a quelli di Facebook.
La schermata principale presenta due grafici che raccolgono dati sulla localizzazione geografica dei followers e gli orari in cui questi utenti sono più attivi. Queste due informazioni combinate insieme permettono agli inserzionisti di creare un planning più preciso, basato sul fuso orario del target che si vuole raggiungere. Nella stessa pagina, più in basso, il tool offre informazioni sul genere e l'età del pubblico. La pagina principale della dashboard presenta per ultimi i dati più interessati: quelli riguardanti l'attività sui post. In conclusione, si tratta di uno strumento quasi completo. Quello che manca sono infatti dei dati importanti per calcolare il click through rate, elemento che permetterebbe agli inserzionisti di ottimizzare le proprie campagne.
Altra affinità che Instagram ha con Facebook è quella inerente agli Ads dinamici. È da precisare che questa tipologia di retargeting raggiunge unicamente gli utenti che utilizzano gli smartphone o device mobili. Da diverso tempo lo smartphone non è più soltanto un mezzo da utilizzare per leggere le notizie o per interagire con i propri amici sui social network, ma è lo strumento attraverso il quale molte persone si documentano sulle aziende e soprattutto acquistano prodotti. A volte il navigatore non è convinto di voler comprare e una volta arrivato al carrello, ovvero alla pagina del pagamento, abbandona il sito. È qui che entra in gioco Instagram. Quando l'utente aprirà il social, infatti, visualizzerà un'inserzione dinamica ovvero una pubblicità contenente un carosello di prodotti.
Il nuovo algoritmo, infatti, è tarato in maniera tale che ci sia la possibilità si creare campagne di remarketing. In questo modo l'annuncio su Instagram mostrerà al navigatore articoli simili a quelli che ha guardato sul sito dell'inserzionista. Gli Ads dinamici sono un'ottima alternativa rispetto alla personalizzazione manuale dei contenuti pubblicitari perchè permettono di risparmiare tempo e risorse. Per poter creare questi annunci, infatti, basta caricare tutti i prodotti all'interno della piattaforma, automatizzando così le inserzioni.
Da questi elementi si denota come anche canali nati per lo svago come Instagram stiano diventando un marketplace, dove le aziende possono mettersi in vetrina, offrire agli utenti maggiori informazioni sui propri articoli e interagire con i clienti in maniera più diretta. Siamo certi che a breve il social amplierà ancora il suo range di prodotti per inserzionisti. Vi terremo aggiornati.